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Muoversi sempre e comunque

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Muoversi sempre e comunque

L’osteoartrosi è una patologia degenerativa articolare molto diffusa, il cui primo sintomo è rappresentato dall’erosione della cartilagine. Tra i fattori di rischio che concorrono alla possibile comparsa della patologia sono compresi l’obesità, la funzione muscolare (è risaputo che con il passare degli anni la massa muscolare tende a diminuire1), patologie metaboliche e i traumi muscoloscheletrici. Le articolazioni più colpite sono anca, ginocchia, piedi, mani e rachide2 (colonna vertebrale). È una patologia molto disabilitante ma spesso il sintomo dolore non è proporzionale al danno articolare e infatti la parola disabilità comprende non solo i sintomi e le menomazioni strutturali, ma l’influenza che questi hanno sulle attività e la vita sociale degli individui3. L’incidenza aumenta con l’età e sfavorisce di più il sesso femminile2.

Il discorso logico che ne consegue nel paziente che soffre di questa patologia è che se l’articolazione è degenerata, muoversi non faccia bene e aggravi la situazione. In base alle articolazioni sopracitate si è portati a ritenere che le attività più limitate risultino essere la deambulazione e la manipolazione e così il gioco è fatto. Purtroppo le cose non stanno assolutamente in questo modo!!!

I sintomi principali, dolore e rigidità, inducono il soggetto a non muoversi e questo, oltre ad incidere sulla decadenza muscolare, limita le attività svolte e la partecipazione a compiti sociali dei soggetti, producendo un circolo vizioso che deve essere interrotto a tutti i costi3.

Da una parte spesso la progressione dell’artrosi non è correlata all’aumento dei sintomi4, dall’altra può comportare una progressione molto lenta2 e i soggetti con una muscolatura più forte hanno una percezione più bassa del dolore. Contro quello che si può pensare è quindi importantissimo continuare l’esercizio terapeutico e l’attività fisica nei soggetti anziani1 e con osteoartrosi, a cui ovviamente non è concesso tutto: anche le attività che sembrano irrecuperabili possono ridare soddisfazioni inattese. Insomma, le strategie sono tante e i risultati possono essere ottimi se ci si rivolge ad un professionista ad hoc, che con l’aiuto della Terapia Manuale e Strumentale, può aiutare il paziente a riappropriarsi di uno stile di vita attivo e soddisfacente.

 

 

  1. Mckendry J, Breen L, Shad BJ, Greig CA. Muscle morphology and performance in master athletes: a systematic review and meta-analyses. Ageing Res Rev. 2018 Aug; 45:62-82.
  2. Litwic A, Edwards MHDennison EMCooper C. Epidemiologyand burden of osteoarthritis. Br Med Bull. 2013, 105:185-99.
  3. Jette AMKeysor JJ. Disability Models: Implications for Arthritis Exercise and Physical Activity Interventions. Arthritis2003 Feb 15; 49(1):114-20.
  4. Dieppe PA, Cushnaghan J, Shepstone L. The Bristol ‘OA500’ study: progression of osteoarthritis (OA) over 3 years and the re- lationship between clinical and radiographic changes at the knee joint. Osteoarthritis Cartilage. 1997 Mar; 5(2):87-97.

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